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Nascosto sull’altare, ritrovato dopo un secolo uno scritto di fede del primo Parroco


Nascosto sull’altare, ritrovato dopo un secolo uno scritto di fede del primo Parroco

Sorpresa per un ritrovamento inatteso durante alcuni lavori di restauro nella Chiesa di San Lorenzo

Un ritrovamento sorprendente in un momento molto simbolico: mentre il borgo di Lustrola si apprestava a celebrare i suoi primi mille anni di vita, nella piccola chiesa parrocchiale di San Lorenzo (un gioiellino del XIII secolo) veniva allo scoperto un bigliettino vergato a mano e nascosto quasi un secolo prima.

Ma andiamo con ordine. Nel 2021 il borgo di Lustrola ha festeggiato i mille anni dalla data in cui il suo nome appare citato per la prima volta in un documento ufficiale, il più antico fino ad oggi rinvenuto: una pergamena del marzo 1021 che riporta un atto notarile con cui “abitatori nella villa di Riolo et in Lusturla” risolvono una disputa di terreni.

Del millennio di Lustrola e di tutte le iniziative realizzate per celebrarlo ne è stato dato ampio riscontro in questo sito (vedi link richiamati in calce), ne hanno parlato le edizioni locali dei principali giornali, il TG regionale e anche il TG nazionale.

Ciò di cui si è avuta forse una minore eco sono stati i lavori di restauro all’interno della chiesa di San Lorenzo, nel cuore del borgo, che erano programmati per renderla pronta e bella per questo appuntamento.

La chiesa di San Lorenzo a Lustrola
Lustrola – Chiesa di San Lorenzo

Sono stati infatti restaurati, a cura della Parrocchia, retta dal Parroco Don Michele Veronesi, il tabernacolo, il tronetto e tutto l’apparato ligneo dell’altare maggiore.

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Chiesa di San Lorenzo – Tabernacolo restaurato

Durante i lavori di smontaggio delle varie componenti da restaurare, Graziano Agosti, milanese di origine ma lustrolese “per matrimonio” e da decenni stretto collaboratore della Parrocchia, ha trovato con sua grandissima sorpresa, nell’interstizio dietro il tabernacolo, un cartoncino manoscritto a firma di Don Eugenio Lenzi (1857-1935), che fu primo e unico parroco di Lustrola dal settembre 1924 sino alla sua scomparsa a 78 anni.

Don Eugenio Lenzi

Don Eugenio Domenico Maria Lenzi era lustrolese e a Lustrola, dove veniva chiamato Ugegno, è ricordato ancora oggi con grande affetto e riconoscenza. Tanti sono gli avvenimenti e le curiosità tramandati dai lustrolesi che lo amarono e apprezzarono a tal punto da erigere nel 1988 una lapide a sua memoria nel piccolo cimitero del paese.

Don Eugenio Lenzi è nominato anche nella lapide all’esterno della Chiesa con cui si ricorda l’erezione a Parrocchia di Lustrola e la visita dell’Arcivescovo Cardinale Nasalli Rocca. Proprio in quella occasione, nella festa solenne di investitura, “Don Eugenio, celebrante, commosso sino alle lacrime, rivolto al popolo che gremiva la chiesa, poté dire soltanto queste parole:  “Figlioli, fratelli miei, spero, con l’aiuto di Dio, di portarvi tutti in Paradiso! “(1)

ll ritrovamento dello scritto assume perciò molteplice valore: il prezioso ricordo del parroco tanto amato, un documento originale risalente a circa novanta anni fa e, ancor più, un messaggio di fede di Don Eugenio.

 

Il biglietto di Don Eugenio Lenzi ritrovato nella chiesa di Lustrola (fronte)
Biglietto di Don Eugenio Lenzi (fronte)

Il ritrovamento

Non ci potevo credere – afferma Graziano Agosti – mi sembrava di aver trovato un vero tesoro. Don Eugenio era molto amato e sicuramente questo documento farà molto piacere agli abitanti del nostro borgo”.

“Infilato tra il tabernacolo e il muro contro cui poggia – prosegue Agosti – mi sono trovato tra le mani un cartoncino: si trattava di una cartolina dell’Anticamera Pontificia di PIO XI contenente uno stampato di ringraziamento: “Il Santo Padre ringraziando degli auguri per la fausta ricorrenza del Suo genetliaco (compleanno ndr), imparte ben di cuore, in ricambio, l’Apostolica Benedizione. E la firma: Riccardo de Samper, maestro di Camera di Sua Santita”. (2)

Il biglietto di Don Eugenio Lenzi ritrovato nella chiesa di Lustrola (retro)
Biglietto di Don Eugenio Lenzi (retro)

Insomma un biglietto con risposta di cortesia, di quelli che oggi si cestinerebbero dopo averli letti, ma che Don Eugenio invece utilizzò, come si faceva in un’epoca in cui nulla andava sprecato, come carta per scrivere. Inoltre quale foglio mai poteva essere migliore di un cartoncino che conteneva l’Apostolica Benedizione del Papa, per lasciare una sua testimonianza spirituale?

Don Veronesi ha appreso con gioia la notizia del ritrovamento; il biglietto è poi stato consegnato a Enrico Pagani, bolognese con casa a Lustrola da anni e grande conoscitore della chiesa di San Lorenzo (3),  con l’incarico di farne la trascrizione per facilitarne la lettura e di fare un po’ di ricerche sull’autore dello scritto (4).

“Il biglietto – spiega Pagani – è conservato bene e, a parte qualche macchia di umidità, è ancora leggibile. E’ scritto con calligrafia chiara, su un cartoncino di 13,5 x 10,5 cm, e non è stato troppo difficile trascriverlo, incarico che ho svolto più che volentieri. Si tratta di una invocazione rivolta a Dio, a Gesù, Maria e Giuseppe a cui il sacerdote si affida affinché la sua fede ne esca sempre più viva e rafforzata”.

“Sono convinto – prosegue – che la presenza di quel cartoncino in un luogo così singolare ed emblematico non sia un fatto accidentale, cioè che non sia finito lì dietro per una disattenzione o un caso, bensì come frutto di una scelta, con precisa intenzione di lasciare un messaggio per chi sarebbe arrivato dopo.”

E adesso che fine faranno il cartoncino e il suo messaggio?

“Il luogo naturale di custodia di questo documento che porta in sé un frammento di storia della Parrocchia e del borgo di Lustrola, – ha risposto Don Michele – è certamente l’Archivio Parrocchiale. Mi piacerebbe che una riproduzione di entrambe le facciate, recto e verso, fosse incorniciata assieme alla trascrizione e affissa nella sagrestia della Chiesa.
Il messaggio di fede che il primo parroco di Lustrola ha riposto sull’altare, dove è rimasto nascosto per quasi un secolo, merita certamente di essere esposto e messo a disposizione di quanti, oggi e domani, sapranno riceverlo.”

Nella trascrizione che segue, i puntini indicano parole o lettere rese illeggibili dalle macchie di umidità. Fra parentesi le parole o lettere che per deduzione si ritiene possano completare i tratti illeggibili. Né il testo di Don Lenzi né il cartoncino di ringraziamento riportano date. Si stima che sia stato scritto attorno al 1930.

 

Trascrizione del biglietto di Don Eugenio Lenzi

Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona … [volontà] Gesù Maria Giuseppe io desidero di…[rendere glo] ria a Dio, soddisfa…[zione?] per i peccat…[.i.,] le anime purganti, agonizzanti…[bi]sognose con tutti i mezzi possibili….[…] Gesù, Maria e Giuseppe, consegnandogli la mia volontà, desiderando di non riprenderla mai, mai.

Desidero che Gesù Maria e Giuseppe siano i padroni del mio essere perché l’offro alla Divinità, Santissima Trinità, Padre Figliolo e Spirito Santo in unione a sé medesimi moltiplicando[si] gli atti di amore, d’adorazione, di ringraziamento, d’espiazione e [di] tutti gli altri atti di religione che sanno essi quanti sono stati sono e saranno…[i m]omenti della mia vita che desidererei fossero tutti uniti ai momenti vissuti da loro su questa terra.

O Gesù tu sei il redentore delle anime ascolta dunque la mamma mia Maria Giuseppe e tutti i santi ed anime pie colle anime Purganti che ti lodino si sacrifichano come vuoi tu per tutto il mondo nel modo, nel tempo, nel luo[g]o […] da te. Sia fatta e lodata in eterno esaltata la SS. Volontà di Dio sopra tutte le cose così sia sempre.

Intendo di fare e desidero o Mamma mia Maria che lo presenti a Gesù tutto quello che nel libro degli interessi di Gesù che leggo, vi è detto che sia possibile alle anime di fare di dire e di pensare per la gloria di Dio per la conversione delle anime e per tutte le opere buone possibili ivi notate ed anche che sono in altri libri stampati o scritti dalle anime pie desiderose di compiere e di dar atto ad ogni desiderio di Gesù Maria Giuseppe ora e sempre eternamente.

Dolce cuor del mio Gesù fa che io t’ami sempre più e ti dia tutte quelle lodi e ti faccia tutte quelle preghiere che la mia mamma Maria e tutta corte celeste desidera che io faccia e dica così sia così sia ora sempre.

Sia Lodato Gesù Cristo.
D.Eugenio Lenzi

 

Patrizia Calzolari / Associazione Lustrolese Ca’ Nostra

 

(1) Mauro Lenzi. Lustrola e i Lustrolesi, Le memorie di Nueter, Porretta Terme 2012 (p 209)
(2) Riccardo de Samper, Maestro di Camera di Sua Santità Pio XI ( 1922 – 1939 ) è stato Prefetto del Sacro Palazzo Apostolico dal 1922 al 1926
(3) Pagani E., Zagnoni R., La Chiesa di San Lorenzo di Lustrola. Un piccolo gioiello del nostro Appennino, I Libri di Nuèter n. 54. Parrocchia di San Lorenzo di Lustrola (Bo) Gruppo di studi alta valle del Reno – Alto Reno Terme (Bo) 2016
(4) Enrico Pagani. Una sorpresa che viene da lontano, in occasione di Lustrola millennium. Nueter Dicembre 2022 (p 330-335)

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